Civitavecchia - Settembre 2012

 

Regolamenti Sport da Combattimento

 

A cura di Ascensi Ivan

Arbitro Internazionale

Resp. Nazionale Settore Arbitri – Giudici

 

Questo regolamento

è parte integrante di quello relativo alle Norme Generali.

Sommario

 

REGOLAMENTO FULL CONTACT      6

Status dell’atleta 6

Attività agonistica - norme 7

Regole del full contact 8

Parti del corpo usate per colpire nel full contact 9

REGOLAMENTO KICK BOXING           12

Definizione 12

Status dell’atleta 12

Attività agonistica e norme 14

Le regole della kick boxing 14

Parti del corpo usate per colpire nella kick boxing 15

REGOLAMENTO K 1 19

Definizione 19

Durata degli incontri 19

Attività agonistica - norme 20

Protezioni e bendaggi 21

Abbigliamento degli atleti 22

I tornei e le riunioni di k 1 rules 22

L’incontro di k 1 e le sue regole 23

Parti del corpo usate per colpire nel k 1 24

Poteri dell’arbitro e direzione dell’incontro 27

Giudizio del combattimento 29

Regolamenti - Sports da Ring

REGOLAMENTO THAI BOXE E MUAY THAI 30

Dove si combatte 30

Classi di combattimento 30

Durata del combattimento 30

Attività agonistica - norme 31

REGOLAMENTO MMA     36

Norme generali 36

Regolamento mma classe d 38

Regolamento mma classe c 40

Regolamento mma classe b 42

Regolamento mma classe a 44

regolamento SUBMISSION GRAPPLING       46

Norme generali 46

Attività agonistica - norme 47

Regolamento SANDA 48

 

REGOLAMENTO FULL CONTACT

STATUS DELL’ATLETA

Gli atleti di Full Contact accettano in toto lo Statuto e i Regolamenti della stessa. Essi si

impegnano altresì (su richiesta della Federazione IKTA) a mettersi a disposizione della stessa

per l’effettuazione di gare di interesse Federale a carattere Regionale, Interregionale,

Nazionale e Internazionale.

Art. 1I tesserati possono partecipare a gare di Full Contact solo dai 18 anni

compiuti, ai 40 anni d’età. Essi sono divisi non in rapporto all’età, ma sulla

base della loro esperienza e validità tecnica. La Commissione Tecnica

Nazionale è l’organo preposto alla valutazione degli atleti di Full Contact,

e può rilasciare particolari permessi ad atleti al di fuori di questa fascia di

età solo dopo attenta valutazione su base sanitaria e tecnica.

Essi si dividono in:

•Classe A

•Classe B

•Classe C

•Classe D

All’inizio di ciascun anno di attività, per riottenere l’affiliazione, essi dovranno

sottoporsi a visita medica di controllo effettuata presso un Centro di Medicina

Sportiva ed effettuare gli esami previsti dal regolamento sanitario vigente.

Art. 2A giudizio della Commissione Tecnica saranno declassati quegli atleti di

Classe A e Classe B che durante l’anno sportivo non abbiano svolto una

adeguata attività, oppure non siano più fisicamente o tecnicamente idonei

a svolgere un’apprezzabile attività agonistica. Così pure, la Commissione

Tecnica Nazionale valutando i progressi tecnici di un atleta può elevarlo

alla categoria superiore.

Art. 3 Nei Torneidi Classe A e Classe B sono sulla distanza di 3 riprese da 2

minuti ciascuna, con intervallo di 1 minuto tra un round e l’altro, in caso di

parità si svolgerà 1 extraround da 2 minuti.

Per leFinali3 riprese da 2 minuti e in caso di parità si svolgerà 1 o 2 extraround

da 2 minuti.

NeiGalài round possono svolgersi sulla distanza di:

•Classe A: 7\8\9 rounds da 2 minuti,

•Classe B: 5 rounds da 2 minuti,

•Classe C: 3 rounds da 2 minuti;

•Classe D: 3 rounds da 1:30 minuti.

Art. 4La relativa domanda di affiliazione per gli atleti di Full Contact agonisti che

non avessero ancora compiuto il 18esimo anno di età dovrà essere munita

di “autorizzazione” da parte di chi esercita la patria podestà, la quale dovrà

essere presentata al momento dell’iscrizione ogni volta che l’atleta parteciperà

a gare federali.

Art. 5L’atleta di Full Contact non può essere ammesso al combattimento se non

dopo un periodo di preparazione specifica in palestra che non dovrà essere

inferiore ai 12 mesi a partire dalla prima data di affiliazione. Della rigorosa

osservanza di tale norma rispondono, anche disciplinarmente, i Direttori

Tecnici di Società e il loro Presidente.I Comitati o i Commissari Regionali

dovranno svolgere adeguata vigilanza affinché ciò non avvenga.

Art. 6L’atleta di Full Contact che subisce un K.O. con perdita di coscienza per

colpo al capo deve sospendere l’attività, anche di allenamento e gli è fatto

divieto sostenere qualsiasi incontro anche solo a livello dimostrativo, sulla

base della seguente tabella:

•1° K.O. con perdita di coscienza sospensione per mesi due

•2° K.O. con perdita di coscienza sospensione per mesi quattro

•3° K.O. con perdita di coscienza sospensione per mesi sei

•4° K.O. con perdita di coscienza

sospensione definitiva da ogni attività.

Quindici giorni prima della ripresa degli allenamenti, l’atleta che ha subito un

K.O. con perdita di coscienza, in qualsiasi tipo di gara, dovrà rifare l’elettroencefalogramma.

Della rigorosa osservanza di tale norma rispondono anche

disciplinarmente: l’Atleta, i Direttori Tecnici di Società e i loro Presidenti. I

Comitati o i Commissari Regionali dovranno svolgere adeguata vigilanza.

ATTIVITÀ AGONISTICA - NORME

Art. 7Pesi - Vedi Ranking IKTA

Art. 8Prima di ogni incontro è obbligatorio il controllo del peso e una visita medica

compiuta da un medico che visionerà le Certificazioni Sanitarie previste.

Queste operazioni avverranno all’ora fissata dagli organizzatori (in

sintonia con i Comitati Regionali). L’orologio del Commissario al peso farà

fede al riguardo.

Art. 9Si potrà procedere nel torneo o nella riunione solo quando il Commissario

del peso e il Medico avranno dichiarato chiuse le rispettive operazioni di

controllo del peso e sanitarie.

Art. 10Il controllo del peso e quello sanitario devono, di norma, avvenire almeno 5

ore prima lo svolgimento di tornei per atleti di 2° Serie e di 1° Serie. Salvo

diversa disposizione per esigenze tecniche organizzative.

Art. 11Alle operazioni di controllo del peso sono ammessi solo l’atleta che dovrà

gareggiare e il suo allenatore (o, in sua vece, un rappresentante della società

di appartenenza dell’atleta). Egli dovrà presentarsi a tale operazione

vestito delle sole mutande. Se egli risultasse fuori peso alla prima operazione,

avrà a disposizione massimo 60 minuti per rientrare nella categoria

desiderata. Nel caso non vi riuscisse nemmeno dopo quei 60 minuti, sarà

inserito nella categoria superiore o dovrà ritirarsi.

Art. 12Se alle operazioni di peso entrambi gli atleti superano il limite della categoria,

nessuno dei due ha facoltà di rifiutare l’incontro.

REGOLE DEL FULL CONTACT

Art. 13L’arbitro federale o il Commissario di Riunione controllerà negli spogliatoi,

o direttamente sul ring in caso di torneo, il bendaggio degli atleti prima

dell’incontro, in particolar modo quando è richiesto agli atleti di salire sul

ring con le protezioni già indossate.

Art. 14L’arbitro salirà per primo sul quadrato, poi i contendenti con i rispettivi secondi

che dovranno salutarlo. Indi essi occuperanno gli angoli assegnati.

Il primo chiamato andrà all’angolo rosso il secondo chiamato occuperà

l’angolo blu. Se uno dei combattenti tardasse a salire, lo speaker dovrà

chiamarlo sul ring e trascorsi 5 minuti dalla chiamata, egli sarà dato perdente

per forfait.

Art. 15Prima di cominciare la gara di Full Contact l’arbitro dovrà procedere alle

seguenti operazioni:

15.1controllo della tenuta degli atleti accertandosi che siano muniti di

conchiglia e paradenti e dei rispettivi secondi;

15.2controllo di tutte le protezioni e della regolarità dei bendaggi;

15.3convocare al centro del quadrato i due contendenti che dovranno essere completamente abbigliati per l’incontro (guanti, calzari,

paradenti, paratibia e caschetto) e impartire loro gli avvertimenti

del caso; soprattutto dovrà informare gli atleti che sarà inflessibile

in caso di irregolarità nella condotta della gara;

15.4invitare i contendenti a toccarsi i guanti in segno di saluto e a tornare

al proprio angolo;

15.5accertarsi che il ring sia perfettamente regolare e che,“al fuori i

secondi”pronunciato dallo speaker, sullo stesso non rimangono

bottiglie, sgabelli o altro e che soprattutto i secondi siano effettivamente

discesi dal ring;

15.6a inizio di ripresa invitare gli atleti al centro del ring, richiamare l’attenzione

dei giudici e del cronometrista e dare inizio all’incontro

con l’ordine di “fight”

PARTI DEL CORPO USATE PER COLPIRE NEL FULL CONTACT

Art. 16Nel Full Contact si usano i calci e i pugni. Con gli arti inferiori è valido colpire

con l’avampiede, con il taglio del piede, con il collo del piede e con il

tallone. Con gli arti superiori è valido colpire con i pugni ben chiusi nella

loro parte frontale (ossa metacarpiche).

Art. 17Con le anzidette parti del corpo, è valido colpire solo la parte frontale e

laterale del corpo dalla cintola in su e lo stesso per il capo.

Art. 18Tecniche consentite:

18.1tutte le tecniche di pugno della boxe (il colpo con dorso della mano

in rotazione non è valido);

18.2tutte le tecniche di calcio dalla cintola in su;

18.3la spazzata rasoterra nel senso delle articolazioni: sotto la caviglia

(malleolo).

Art. 19Tecniche proibite:

19.1colpire senza controllo alcuno, di calcio e di pugno;

19.2attaccare con la testa, con i gomiti, con le ginocchia;

19.3attaccare o simulare un attacco agli occhi;

19.4mordere e graffiare;

19.5colpire al triangolo genitale, la gola, i reni, la nuca, sopra e dietro

la testa, la schiena e dietro le spalle, il viso con il ginocchio e con

il dorso della mano in rotazione (Spinning back fist);

19.6non si può colpire a mano aperta, sia di palmo che di taglio, ma

solo a mano serrata con la parte delle nocche;

19.7afferrare le corde per colpire l’avversario; proiettare l’avversario a

terra con le braccia oppure fare sgambetti;

19.8usare tecniche di lotta;

19.9trattenere la gamba calciante dell’avversario a scopo

ostruzionistico o per colpire;

19.10legare deliberatamente le braccia dell’avversario;

19.11eseguire la presa all’altezza delle vertebre lombari (detta

“dell’orso”), eseguire leve articolari;

19.12eseguire spazzate in senso contrario all’articolazione, colpire la tibia;

19.13parlare durante l’incontro, gridare senza ragione, fare gesti

irriguardosi verso l’avversario o verso gli arbitri;

19.14venire meno in qualsiasi momento all’etica sportiva;

19.15perdere volutamente tempo, quindi evitare volutamente il

combattimento;

19.16lasciare cadere volontariamente il paradenti;

19.17uscire deliberatamente dal luogo di gara:

1° uscita ammonizione,

2° uscita richiamo,

3° uscita meno un punto,

4° uscita meno un punto,

5° uscita squalifica;

19.18buttarsi a terra senza ragione o cadere per evitare l’attacco

avversario;

19.19non eseguire immediatamente gli ordini dell’arbitro;

19.20girare la schiena su azione dell avversario;

19.21lanciare tecniche cieche (si intende per tecnica cieca una tecnica

di pugno o di calcio in cui lo sguardo o la fronte non siano diretti

contro il bersaglio);

19.22commentare, anche solo con gesti o espressioni del viso,

l’operato degli arbitri.

In ciascuno di questi casi, l’arbitro dovrà valutare prontamente la

situazione e adottare i provvedimenti del caso (ammonizione semplice,

richiamo ufficiale, penalizzazione e squalifica).

 

Art. 20Quando i due contendenti sono legati l’uno all’altro e si trovano in fase di

“clinch”, l’arbitro deve intervenire prontamente e dare l’ordine di “break”

- separarsi - Nel caso i contendenti ricorressero al “clinch” troppo frequentemente,

dovrà ammonirli, richiamarli o squalificarli.

Art. 21L’arbitro deve fermare subito l’incontro quando:

21.1uno dei due contendenti trovasi con parte del corpo al di fuori

delle corde;

21.2quando uno di essi è aggrappato alle corde per rialzarsi da terra o

per rientrare nel quadrato;

21.3quando uno dei due contendenti si volta volontariamente dando

la schiena;

21.4quando uno di essi, colpito violentemente, non è in grado di continuare

il combattimento;

21.5ogni qualvolta, pur essendo in piedi, uno dei due contendenti mostra

segni evidenti di impotenza, o è troppo stanco, o incapace di

difendersi;

21.6quando uno di essi è abbandonato sulle corde o appoggiato ad

esse incapace di difendersi;

21.7ogni qualvolta riterrà che uno dei contendenti non è in grado di continuare

il combattimento, l’arbitro fermerà l’incontro, invierà l’avversario

in un angolo neutro, e dovrà procedere immediatamente al

conteggio. L’arbitro ha l’obbligo di contare sino a otto secondi. Nel

frattempo l’atleta contato gli indicherà di voler continuare sollevando

le braccia. È facoltà dell’arbitro arrestare uno dei contendenti se

questi, a suo giudizio, non è in grado di continuare a combattere;

21.8quando uno dei due combattenti sanguina troppo o ha delle ferite

l’arbitro centrale deve fermare l’incontro e chiedere l’intervento

del medico. Solo al medico spetta il diritto di stabilire se un atleta

è in grado o meno di continuare l’incontro;

21.9quando un combattente è ferito l’arbitro ferma l’incontro e gli concede

1 minuto di tempo (in modo che il medico e i secondi possono

intervenire) per tornare al combattimento. Se il sangue di uno

dei due non si può arrestare nel tempo concesso, l’arbitro fermerà

definitivamente l’incontro e darà la vittoria all’avversario che sarà

dichiarato vincente “per intervento medico”.

 

 

REGOLAMENTO KICK BOXING

DEFINIZIONE

La Kick Boxing è una forma di combattimento che utilizza tutte le tecniche del Full Contact

alle quali si aggiunge la possibilità di usare la tibia nel calciare in ogni parte del corpo

consentito e di attaccare le cosce dell’avversario in ogni loro parte. È bene precisare che

la coscia dell’avversario può essere colpita in ogni sua parte, ma solo con calci circolari

tirati col collo del piede o con la tibia. Ossia è vietato attaccare la coscia con calci frontali

o laterali o con qualunque altro tipo di calcio.

STATUS DELL’ATLETA

Gli atleti di Kickboxing accettano in toto lo Statuto e i Regolamenti Federali. Essi si impegnano

altresì (su richiesta della Federazione IKTA) a mettersi a disposizione della stessa per

l’effettuazione di gare di interesse federale a carattere regionale, interregionale, nazionale

e internazionale.

Art. 1I tesserati possono partecipare a gare solo: dai 17 anni compiuti ai 40 anni

d’età. Essi sono divisi non in rapporto all’età, ma sulla base della loro esperienza

e validità tecnica. La Commissione Tecnica Nazionale è l’organo preposto alla

valutazione degli atleti e può rilasciare particolari permessi ad atleti al di fuori di

questa fascia di età solo dopo attenta valutazione su base sanitaria e tecnica.

Essi si dividono in:

•Classe A

•Classe B

•Classe C

•Classe D

All’inizio di ciascun anno di attività, per riottenere l’affiliazione, essi dovranno

sottoporsi a visita medica di controllo effettuata presso un Centro di

Medicina Sportiva ed effettuare gli esami previsti dal regolamento sanitario

vigente.

Art. 2A giudizio della Commissione Tecnica saranno declassati quegli atleti di

Classe A e Classe B che durante l’anno sportivo non abbiano svolto una

adeguata attività, oppure non siano più fisicamente o tecnicamente idonei

a svolgere un’apprezzabile attività agonistica. Così pure, la Commissione

Tecnica Nazionale valutando i progressi tecnici di un atleta può elevarlo

alla categoria superiore.

 

Art. 3 Nei Torneidi Classe A e Classe B sono sulla distanza di 3 riprese da 2

minuti ciascuna, con intervallo di 1 minuto tra un round e l’altro, in caso di

parità si svolgerà 1 extraround da 2 minuti.

Per leFinali3 riprese da 2 minuti e in caso di parità si svolgerà 1 o 2 extraround

da 2 minuti.

NeiGalài round possono svolgersi sulla distanza di:

•Classe A: 7\8\9 rounds da 2 minuti,

•Classe B: 5 da 2 minuti,

•Classe C: 3 rounds da 2 minuti;

•Classe D: 3 rounds da 1:30 minuti.

Art. 4La relativa domanda di affiliazione per gli atleti di Kickboxing agonisti che

non avessero ancora compiuto il 18esimo anno di età dovrà essere munita

di “autorizzazione” da parte di chi esercita la patria podestà, la quale dovrà

essere presentata al momento dell’iscrizione ogni volta che l’atleta parteciperà

a gare federali.

Art. 5L’atleta di Kickboxing non può essere ammesso al combattimento se non

dopo un periodo di preparazione specifica in palestra che non dovrà essere

inferiore ai 12 mesi a partire dalla prima data di affiliazione. Della rigorosa

osservanza di tale norma rispondono, anche disciplinarmente: i Direttori

Tecnici di Società e il loro Presidente.

I Comitati o i Commissari Regionali dovranno svolgere adeguata vigilanza

affinché ciò non avvenga.

Art. 6L’atleta di Kickboxing che subisce un K.O. con perdita di coscienza per

colpo al capo deve sospendere l’attività, anche di allenamento e gli è fatto

divieto sostenere qualsiasi incontro anche solo a livello dimostrativo, sulla

base della seguente tabella:

•1° K.O. con perdita di coscienza sospensione per mesi due

•2° K.O. con perdita di coscienza sospensione per mesi quattro

•3° K.O. con perdita di coscienza sospensione per mesi sei

•4° K.O. con perdita di coscienza

sospensione definitiva da ogni attività.

Quindici giorni prima della ripresa degli allenamenti, l’atleta che ha subito

un K.O. con perdita di coscienza, in qualsiasi tipo di gara, dovrà rifare

l’elettroencefalogramma.

Della rigorosa osservanza di tale norma rispondono anche disciplinarmente:

l’Atleta, i Direttori Tecnici di Società e i loro Presidenti. I Comitati o i

Commissari Regionali dovranno svolgere adeguata vigilanza.

 

ATTIVITÀ AGONISTICA E NORME

Art. 7Pesi Vedi tabella dedicata.

Art. 8Prima di ogni incontro è d’obbligo il controllo del peso e una visita medica

compiuta da un medico che visionerà le Certificazioni Sanitarie previste.

Queste operazioni avverranno all’ora fissata dagli organizzatori (in sintonia

con i Comitati Regionali). L’orologio del Commissario al peso farà fede al

riguardo.

Art. 9Si potrà procedere nel torneo o nella riunione solo quando il Commissario

del peso e il Medico avranno dichiarato chiuse le rispettive operazioni di

controllo del peso e sanitarie.

Art. 10Il controllo del peso e quello sanitario devono, di norma, avvenire almeno

5 ore prima lo svolgimento di tornei per atleti di Classe A e Classe B. Salvo

diversa disposizione per esigenze tecniche organizzative.

Art. 11Alle operazioni di controllo del peso sono ammessi solo l’atleta che dovrà

gareggiare e il suo allenatore (o in sua vece un rappresentante della società

di appartenenza dell’atleta). Egli dovrà presentarsi a tale operazione

vestito delle sole mutande. Se egli risultasse fuori peso alla prima operazione,

avrà a disposizione massimo 60 minuti per rientrare nella categoria

desiderata. Nel caso non vi riuscisse nemmeno dopo quei 60 minuti, sarà

inserito nella categoria superiore o dovrà ritirarsi.

Art. 12Se alle operazioni di peso entrambi gli atleti superano il limite della categoria,

nessuno dei due ha facoltà di rifiutare l’incontro.

LE REGOLE DELLA KICK BOXING

Art. 13L’arbitro federale o il Commissario di Riunione controllerà negli spogliatoi

o direttamente sul ring in caso di torneo il bendaggio degli atleti prima dell’incontro,

in particolare modo allorquando è richiesto agli atleti di salire sul

ring con le protezioni già indossate.

 

Art. 14L’arbitro salirà per primo sul quadrato, poi i contendenti con i rispettivi secondi

che dovranno salutarlo. Indi essi occuperanno gli angoli assegnati. Il primo

chiamato andrà all’angolo rosso il secondo chiamato occuperà l’angolo blu.

Se uno dei combattenti tardasse a salire, lo speaker dovrà chiamarlo

sul ring e trascorsi 5 minuti dalla chiamata, egli sarà dato perdente per

forfait.

Art. 15Prima di cominciare la gara di Kick Boxing l’arbitro dovrà procedere alle

seguenti operazioni:

15.1controllo della tenuta degli atleti accertandosi che siano muniti di

conchiglia e paradenti e dei rispettivi secondi;

15.2controllo di tutte le protezioni e della regolarità dei bendaggi;

convocare al centro del quadrato i due contendenti che dovranno

essere completamente abbigliati per l’incontro e impartire loro gli

avvertimenti del caso; soprattutto dovrà informare gli atleti che

sarà inflessibile in caso di irregolarità nella condotta della gara;

invitare i contendenti a toccarsi i guanti in segno di saluto e a

tornare al proprio angolo;

accertarsi che il ring sia perfettamente regolare e che,

al“fuori i secondi”pronunciato dallo speaker, sullo stesso non

rimangono bottiglie, sgabelli o altro e che soprattutto i secondi

siano effettivamente discesi dal ring;

15.3a inizio di ripresa invitare gli atleti al centro del ring, richiamare l’attenzione

dei giudici e del cronometrista e dare inizio all’incontro

con l’ordine di “combattimento” o “fight”.

PARTI DEL CORPO USATE PER COLPIRE NELLA KICK BOXING

Art. 16Nella Kick Boxing si usano i calci e i pugni. Con gli arti inferiori è valido

colpire con l’avampiede, con il taglio del piede, con il collo del piede, con

il tallone con la tibia. Si possono tirare calci circolari alla coscia solo con

traiettoria circolare. Con gli arti superiori è valido colpire con i pugni ben

chiusi nella loro parte frontale (ossa del metacarpo), usando tutte le tecniche

della Boxe.

Art. 17Con le anzidette parti del corpo, è valido colpire solo la parte frontale e

laterale del corpo dalla cintola in su e lo stesso per il capo.

 

Art. 18Tecniche consentite:

18.1tutte le tecniche di pugno della boxe (colpo con dorso della mano

in rotazione non è valido);

18.2tutte le tecniche di calcio dalla cintola in su;

18.3tirare calci circolari alla coscia ;

18.4la spazzata rasoterra nel senso delle articolazioni: sotto la caviglia

(malleolo).

Art. 19Sono ritenute proibite le seguenti azioni:

19.1colpire senza controllo alcuno, di calcio e di pugno;

19.2attaccare con la testa, con i gomiti, con le ginocchia;

19.3attaccare o simulare un attacco agli occhi;

19.4mordere e graffiare;

19.5colpire il triangolo genitale, la gola, i reni, la nuca, sopra e dietro la

testa, la schiena e dietro le spalle, il viso con il ginocchio e con il

dorso della mano in rotazione (Spinning back fist);

19.6non si può colpire a mano aperta, sia di palmo che di taglio, ma

solo a mano serrata con la parte delle nocche;

19.7afferrare le corde per colpire l’avversario;

19.8proiettare l’avversario a terra con le braccia oppure fare sgambetti;

19.9usare tecniche di lotta;

19.10trattenere la gamba calciante dell’avversario a scopo ostruzionistico

o per colpire;

19.11legare deliberatamente le braccia dell’avversario;

19.12eseguire la presa all’altezza delle vertebre lombari (detta “dell’orso”),

eseguire leve articolari;

19.13eseguire spazzate in senso contrario all’articolazione, colpire la tibia;

19.14parlare durante l’incontro, gridare senza ragione, fare gesti irriguardosi

verso l’avversario o verso gli arbitri;

19.15venire meno in qualsiasi momento all’etica sportiva;

19.16perdere volutamente tempo, quindi evitare volutamente il combattimento;

19.17lasciare cadere volontariamente il paradenti;

19.18uscire deliberatamente dal luogo di gara.

19.19buttarsi a terra senza ragione o cadere per evitare l’attacco avversario;

19.20non eseguire immediatamente gli ordini dell’arbitro;

19.21girare la schiena su azione dell’avversario;

19.22lanciare tecniche cieche (si intende per tecnica cieca una tecnica

di pugno o di calcio in cui lo sguardo o la fronte non siano diretti

contro il bersaglio);

19.23commentare, anche solo con gesti o espressioni del viso, l operato

degli arbitri.

In ciascuno di questi casi, l’arbitro dovrà valutare prontamente la situazione

e adottare i provvedimenti del caso (ammonizione semplice, richiamo

ufficiale, squalifica).

Art. 20Quando i due contendenti sono legati l’uno all’altro e si trovano in fase di

“clinch”, l’arbitro deve intervenire prontamente e dare l’ordine di “break” -

separarsi -. Nel caso i contendenti ricorressero al “clinch” troppo frequentemente,

dovrà ammonirli o richiamarli.

Art. 21L’arbitro deve fermare subito l’incontro quando:

21.1uno dei due contendenti si trova con parte del corpo al di fuori

delle corde;

21.2quando uno di essi è aggrappato alle corde per rialzarsi da terra o

per rientrare nel quadrato;

21.3quando uno dei due contendenti si volta volontariamente dando

la schiena;

21.4quando uno di essi, colpito violentemente, non è in grado di continuare

il combattimento;

21.5ogni qualvolta, pur essendo in piedi, uno dei due contendenti mostra

segni evidenti di impotenza o è troppo stanco o incapace di

difendersi;

21.6quando uno di essi è abbandonato sulle corde o appoggiato a

esse incapace di difendersi;

21.7quando riterrà che uno dei contendenti non è in grado di continuare

il combattimento, l’arbitro fermerà l’incontro, invierà l’avversario in

un angolo neutro e procederà immediatamente al conteggio.

L’arbitro ha l’obbligo di contare sino a otto secondi. Nel frattempo l’atleta

contato gli indicherà di voler continuare sollevando le braccia. È facoltà

dell’arbitro arrestare uno dei contendenti se questi, a suo giudizio, non è in

grado di continuare a combattere;

21.8Quando uno dei due combattenti sanguina troppo o ha delle ferite

l’arbitro centrale deve fermare l’incontro e chiedere l’intervento

del medico. Solo al medico spetta il diritto di stabilire se un atleta

è in grado o meno di continuare l’incontro;

21.9Quando un combattente è ferito, l’arbitro ferma l’incontro e gli

concede 1 minuto di tempo (in modo che il medico e i secondi

possono intervenire) per tornare al combattimento. Se il sangue

di uno dei due non si può arrestare nel tempo concesso, l’arbitro

fermerà definitivamente l’incontro e darà la vittoria all’avversario

che sarà dichiarato vincente “per intervento medico”.

 

REGOLAMENTO K 1

DEFINIZIONE

Il K 1 è una forma di combattimento che utilizza tutte le tecniche del full contact alle quali

si aggiunge la possibilità di usare la tibia nel calciare in ogni parte del corpo consentito

e di attaccare le gambe dell’avversario in ogni loro parte. È bene precisare che la gamba

dell’avversario può essere colpita in ogni sua parte, ma solo con calci circolari tirati col

collo del piede o con la tibia. Ossia è vietato attaccare la coscia con calci frontali o laterali

o con qualunque altro tipo di calcio per linea diretta.

La relativa domanda di affiliazione per gli atleti di K 1 agonisti che non avessero ancora

compiuto il 18esimo anno di età dovrà essere munita di “autorizzazione” da parte di chi

esercita la patria podestà, la quale dovrà essere presentata al momento dell’iscrizione

ogni volta che l’atleta parteciperà a gare federali.

L’atleta di K 1 non può essere ammesso al combattimento se non dopo un periodo di

preparazione specifica in palestra che non dovrà essere inferiore ai 12 mesi a partire dalla

prima data di affiliazione. Della rigorosa osservanza di tale norma rispondono, anche

disciplinarmente: i Direttori Tecnici di Società e il loro Presidente. I Comitati o i Commissari

Regionali dovranno svolgere adeguata vigilanza affinché ciò non avvenga.

I tesserati possono partecipare a gare solo dai 17 anni compiuti ai 40 anni d’età. Essi

sono divisi non in rapporto all’età, ma sulla base della loro esperienza e validità tecnica.

La Commissione Tecnica Nazionale è l’organo preposto alla valutazione degli atleti e può

rilasciare particolari permessi ad atleti al di fuori di questa fascia di età solo dopo attenta

valutazione su base sanitaria e tecnica.

Essi si dividono in:

•Classe A

•Classe B

•Classe C

•Classe D

All’inizio di ciascun anno di attività, per riottenere l’affiliazione, essi dovranno sottoporsi

a visita medica di controllo effettuata presso un Centro di Medicina Sportiva ed effettuare

gli esami previsti dal regolamento sanitario vigente.

DURATA DEGLI INCONTRI

NeiTorneidi Classe A e Classe B sono sulla distanza di 3 riprese da 2 min. ciascuna, con

intervallo di 1 min. tra un round e l’altro, in caso di parità si svolgerà 1 extraround da 2 min.

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Per leFinali3 riprese da 2 minuti e in caso di parità si svolgerà 1 o 2 extraround da

2 minuti.

NeiGalài round possono svolgersi sulla distanza di:

•Classe A: 5 rounds da 3 minuti,

3 rounds da 3 min. con 3 min. di extraround, o 5 rounds da 2 min.;

•Classe B: 5 rounds da 2 minuti,

3 rounds da 3 minuti con 3 minuti di extraround;

•Classe C: 3 rounds da 2 minuti;

•Classe D: 3 rounds da 1:30 minuti.

L’atleta di K 1 che subisce un K.O. con perdita di coscienza per colpo al capo deve sospendere

l’attività, anche di allenamento e gli è fatto divieto sostenere qualsiasi incontro

anche solo a livello dimostrativo, sulla base della seguente tabella:

•1°. K.O. - con perdita di coscienza - sospensione per mesi due

•2°. K.O. - con perdita di coscienza - sospensione per mesi quattro

•3°. K.O. - con perdita di coscienza - sospensione per mesi sei

•4°. K.O. - con perdita di coscienza - sospensione definitiva da ogni attività.

Quindici giorni prima della ripresa degli allenamenti, l’atleta che ha subito un K.O. con

perdita di coscienza, in qualsiasi tipo di gara, dovrà rifare l’elettroencefalogramma. Della

rigorosa osservanza di tale norma rispondono anche disciplinarmente: l’Atleta, i Direttori

Tecnici di Società e i loro Presidenti. I Comitati o i Commissari Regionali dovranno svolgere

adeguata vigilanza.

ATTIVITÀ AGONISTICA - NORME

Art. 1Pesi Vedi tabella dedicata per le categorie.

Art. 2Prima di ogni incontro è d’obbligo il controllo del peso e una visita medica

compiuta da un medico che visionerà le Certificazioni Sanitarie previste. Queste

operazioni avverranno all’ora fissata dagli organizzatori (in sintonia con i

Comitati Regionali). L’orologio del Commissario al peso farà fede al riguardo.

Art. 3Si potrà procedere nel torneo o nella riunione solo quando il Commissario

del peso e il Medico avranno dichiarato chiuse le rispettive operazioni di

controllo del peso e sanitarie.

Art. 4Il controllo del peso e quello sanitario devono, di norma, avvenire almeno 2

ore prima lo svolgimento diTorneiper atleti di Classe A e Classe B. Salvo

diversa disposizione per esigenze tecniche organizzative.

 

Art. 5Alle operazioni di controllo del peso sono ammessi solo l’atleta che dovrà

gareggiare e il suo allenatore (o in sua vece un rappresentante della società

di appartenenza dell’atleta). Egli dovrà presentarsi a tale operazione

vestito delle sole mutande. Se egli risultasse fuori peso alla prima operazione,

avrà a disposizione massimo 60 minuti per rientrare nella categoria

desiderata. Nel caso non vi riuscisse nemmeno dopo quei 60 minuti, sarà

inserito nella categoria superiore o dovrà ritirarsi.

Art. 6Se alle operazioni di peso entrambi gli atleti superano il limite della categoria,

nessuno dei due ha facoltà di rifiutare l’incontro.

PROTEZIONI E BENDAGGI

Art. 7Gli atleti di K 1 useranno tutti guantoni da 10 once omologati. L’arbitro

dell’incontro, a suo insindacabile giudizio, ha sempre facoltà di ordinare la

sostituzione dei guantoni nel caso risultassero troppo deteriorati o irregolari.

Art. 8 Il bendaggio alle mani per gli atleti di K 1 è obbligatorio. Esso potrà essere

formato da una garza oppure da una benda elastica della lunghezza di

m 2,50 e larghezza cm 4,5.

Art. 9Le garze o le bende debbono fasciare leggermente il pugno ed essere

fissate con opportuni accorgimenti perchè non fuoriescano dai guantoni.

È assolutamente vietato indurire il bendaggio oppure applicarvi fermagli,

spille o altri unguenti.

Art. 10Il bendaggio sarà applicato negli spogliatoi e dovrà essere controllato dall’arbitro

prima che l’atleta infili i guantoni, all’inizio del combattimento.

Art. 11Può avvenire in una riunione o torneo che l’organizzatore chieda agli atleti di

presentarsi sul quadrato già con i guantoni alle mani. In questo caso dovrà

essere nominato un Responsabile che controlli i bendaggi negli spogliatoi.

Art. 12 L’uso del paratibia è facoltativo nelle gare amatoriali, mentre è vietatonegli

incontri pro. Si raccomanda comunque il suo utilizzo specie nei tornei.

Sotto gli shorts deve essere portato una conchiglia o una cintura di protezione,

per le donne è obbligatorio il paraseno.

Art. 13I paratibia dell’atleta di K 1 non devono contenere alcuna anima di metallo o

di plastica. All’inizio di ciascun combattimento, l’arbitro ha l’obbligo di controllare

le protezioni indossate dai combattenti. I parapiedi devono presentare

coperta almeno la parte superiore del piede. Èobbligatorioportare il paradenti,

che ogni previdente atleta avrà nel frattempo modellato ai suoi denti.

 

Art. 14Infine è fatto obbligo agli atleti di K 1 di utilizzare il casco protettivo (per la

classe B, C e D). Salvo diversa disposizione degli organizzatori con gli atleti.

Art. 15L’atleta di K 1 che durante un combattimento sputa il paradenti:

•la prima volta subisce un’ammonizione;

•la seconda volta sarà richiamato;

•la terza verrà fermato l’incontro e l’atleta verrà decretato perdente per

squalifica.

ABBIGLIAMENTO DEGLI ATLETI

Art. 16Per l’atleta di K 1 è obbligatorio l’uso degli shorts e delle protezioni regolamentari.

Art. 17 È vietatol’uso della cintura di grado.

I TORNEI E LE RIUNIONI DI K 1 RULES

Art. 18Qualunque società, purché regolarmente affiliata, può organizzare tornei o

riunioni di K 1, purché in possesso di regolare NULLA OSTA rilasciato dal

Presidente Federale.

Art. 19La richiesta di NULLA OSTA deve essere inoltrata al Presidente Federale

almeno un mese e mezzo prima dell’effettuazione della manifestazione.

Ciò vale per qualunque tipo di gara a livello nazionale e interregionale.

Art. 20Per gare a carattere regionale invece la Società che desidera promuoverle

dovrà rivolgersi al Comitato o Commissario di Regione di appartenenza,

analogamente, almeno un mese e mezzo prima dell’effettuazione, il quale

a sua volta la inoltrerà per conoscenza alla Presidenza Nazionale.

Art. 21Chi intende promuovere una qualunque gara, dovrà fornire, nella domanda

per ottenere il NULLA OSTA, tutte le informazioni riguardanti la manifestazione

(rimborsi spese per gli atleti, data e luogo di svolgimento, ora del

peso e della visita medica, inizio gare).

A NULLA OSTA concesso, spetterà alla Segreteria Federale il compito di

pubblicizzare l’avvenimento a tutti gli associati, di designare il Responsabile

della gara. Al Responsabile Nazionale Arbitri spetterà indicare gli

arbitri e i giudici da assegnare.

Art. 22Una volta chiuse le operazioni di peso e di controllo medico, nessun altro

atleta potrà essere inserito nei tabelloni di gara.

Art. 23Al termine delle operazioni di peso, si passerà alla formazione dei tabelloni

mediante sorteggio effettuato dai giurati di quel torneo.

Art. 24Ogni eventuale contestazione relativa all’ammissione o alla esclusione di qualunque

concorrente deve essere fatta dagli interessati immediatamente con

reclamo in forma scritta. Le autorità preposte decideranno inappellabilmente.

Una volta chiuse le operazioni di sorteggio, non sono ammessi reclami.

Art. 25È concesso all’organizzatore la scelta della successione degli incontri, ma

generalmente esse dovranno partire dalle categorie più numerose per dar

modo agli atleti di K 1 di avere a disposizione un certo tempo per il recupero.

Art. 26I tornei di K 1 devono svolgersi entro la giornata in cui sono indetti. Pertanto

tutte le gare sono a eliminazione diretta senza recupero.

Art. 27Gli incontri sono giudicati da tre giudici che siedono su tre lati diversi del

ring i quali in caso di parità, ma solo in caso di torneo, dovranno obbligatoriamente

esprimere la propria preferenza.

Art. 28Nei tornei di K 1 dovranno essere presenti almeno due rappresentanti della

C.T.N. perchè possano valutare gli atleti partecipanti e promuovere alla

categoria superiore quegli atleti meritevoli.

Art. 29Le iscrizioni ai tornei devono avvenire almeno tre giorni prima della gara

con pagamento via vaglia, presentandosi con il Pass provvisto di fotografia

annullato con il timbro della società di appartenenza e debitamente

rinnovato. Il passaporto sportivo deve inoltre essere presentato al tavolo

della giuria prima di ogni incontro.

Art. 30Gli atleti partecipanti possono portare sull’accappatoio o sui pantaloni

scritte pubblicitarie unitamente al nome della società di appartenenza.

L’INCONTRO DI K 1 E LE SUE REGOLE

Art. 31L’arbitro federale o il Commissario di Riunione controllerà negli spogliatoi

o direttamente sul ring in caso di torneo il bendaggio degli atleti prima dell’incontro,

in particolar modo quando è richiesto agli atleti di salire sul ring

con le protezioni già indossate.

Art. 32L’arbitro salirà per primo sul quadrato, poi i contendenti con i rispettivi secondi

che dovranno salutarlo. Indi essi occuperanno gli angoli assegnati.

Il primo chiamato andrà all’angolo rosso il secondo chiamato occuperà

l’angolo blu. Se uno dei combattenti tardasse a salire, lo speaker dovrà

chiamarlo sul ring e trascorsi 5 minuti dalla chiamata, egli sarà dato perdente per forfait.

Art. 33Prima di cominciare la gara di K 1 l’arbitro dovrà procedere alle seguenti

operazioni:

33.1controllo della tenuta degli atleti accertandosi che siano muniti di

conchiglia e paradenti e dei rispettivi secondi;

33.2controllo di tutte le protezioni e della regolarità dei bendaggi;

33.3convocare al centro del quadrato i due contendenti che dovranno

essere completamente abbigliati per l’incontro e impartire loro gli

avvertimenti del caso; soprattutto dovrà informare gli atleti che

sarà inflessibile in caso di irregolarità nella condotta della gara;

33.4invitare i contendenti a toccarsi i guanti in segno di saluto e a tornare

al proprio angolo;

33.5accertarsi che il ring sia perfettamente regolare e che, al“fuori i

secondi”pronunciato dallo speaker, sullo stesso non rimangono

bottiglie, sgabelli o altro e che soprattutto i secondi siano effettivamente

discesi dal ring;

33.6a inizio di ripresa invitare gli atleti al centro del ring, richiamare l’attenzione

dei giudici e del cronometrista e dare inizio all’incontro

con l’ordine di “fight”.

PARTI DEL CORPO USATE PER COLPIRE NEL K 1

Art. 34Nella K 1 si usano calci, pugni e ginocchia. Con gli arti inferiori è valido colpire

con l’avampiede, con il taglio del piede, con il collo del piede, con il tallone

con la tibia e le ginochia. Si possono tirare calci alla coscia solo con traiettoria

circolare. Con gli arti superiori è valido colpire con i pugni ben chiusi nella loro

parte frontale (ossa metacarpiche), usando tutte le tecniche della Boxe.

Art. 35Con le anzidette parti del corpo, è valido colpire solo la parte frontale e

laterale del corpo dalla cintola in su e lo stesso per il capo.

Art. 36Tecniche consentite:

36.1tutte le tecniche di pugno della boxe (il colpo con dorso della

mano in rotazione non è consentito);

36.2tutte le tecniche di calcio dalla cintola in su; tirare calci alla

coscia con traiettoria circolare;

36.3ginocchiate al viso solo come colpo singolo;

36.4ginocchiate al tronco anche in clinch (appoggiando una mano

sulla spalla - k1 dilettantistico ); le varianti possono essere: presa a due mani con

1 ginocchiata  ( k1 japan )oppure presa a due mani con 5 secondi di clinch

attivo e front kick sulla coscia ( regole fight code)

36.5trattenere la gamba calciante dell avversario per portare un

singolo colpo di pugno, di calcio o di ginocchio, poi l’arto deve

essere lasciato;

36.6la spazzata rasoterra nel senso delle articolazioni: sotto la

caviglia (malleolo).

Art. 37Sono ritenute proibite le seguenti azioni:

37.1colpire senza controllo alcuno, di calcio e di pugno;

37.2attaccare con la testa, con i gomiti;

37.3attaccare o simulare un attacco agli occhi;

37.4mordere e graffiare;

37.5colpire al triangolo genitale, la gola, i reni, la nuca, sopra e dietro la

testa, la schiena e dietro le spalle, il viso con il ginocchio (classe D e

classe C) e con il dorso della mano in rotazione (Spinning back fist);

37.6non si può colpire a mano aperta, sia di palmo che di taglio, ma

solo a mano serrata con la parte delle nocche;

37.7afferrare le corde per colpire l’avversario;

37.8proiettare l avversario a terra con le braccia oppure fare sgambetti;

37.9usare tecniche di lotta;

37.10abbassare la testa dell’avversario;

37.11trattenere la gamba calciante dell’avversario a scopo ostruzionistico;

37.12legare deliberatamente le braccia dell’avversario;

37.13eseguire la presa all’altezza delle vertebre lombari (detta “dell’orso”);

37.14eseguire leve articolari;

37.15eseguire spazzate in senso contrario all’articolazione;

37.16colpire la tibia;

37.17parlare durante l’incontro, gridare senza ragione, fare gesti irriguardosi

verso l’avversario o verso gli arbitri;

37.18venire meno in qualsiasi momento all’etica sportiva;

37.19perdere volutamente tempo, quindi evitare volutamente il combattimento;

37.20lasciare cadere volontariamente il paradenti;

37.21buttarsi a terra senza ragione o cadere per evitare l’attacco avversario;

37.22non eseguire immediatamente gli ordini dell’arbitro;

37.23girare la schiena su azione dell’avversario;

37.24lanciare tecniche cieche (si intende per tecnica cieca una tecnica

di pugno o di calcio in cui lo sguardo o la fronte non siano diretti

contro il bersaglio);

37.25commentare, anche solo con gesti o espressioni del viso, l operato

degli arbitri.

In ciascuno di questi casi, l’arbitro dovrà valutare prontamente la situazione

e adottare i provvedimenti del caso (ammonizione semplice, richiamo

ufficiale, penalizzazione, squalifica).

Art. 38Quando i due contendenti sono legati l’uno all’altro e si trovano in fase di

“clinch passivo”, l’arbitro deve intervenire prontamente e dare l’ordine di

“break” - separarsi -. Nel caso i contendenti ricorressero al “clinch passivo”

troppo frequentemente, dovrà richiamarli o addirittura penalizzarli.

Art. 39L’arbitro deve fermare subito l’incontro quando:

39.1Uno dei due contendenti si trova con parte del corpo al di fuori

delle corde;

39.2Quando uno di essi è aggrappato alle corde per rialzarsi da terra

o per rientrare nel quadrato;

39.3Quando uno dei due contendenti si volta volontariamente dando

la schiena;

39.4Quando uno di essi, colpito violentemente, non è in grado di continuare

il combattimento;

39.5Ogni qualvolta, pur essendo in piedi, uno dei due contendenti mostra

segni evidenti di impotenza, o è troppo stanco, o incapace di

difendersi;

39.6Quando uno di essi è abbandonato sulle corde o appoggiato ad

esse incapace di difendersi;

39.7Ogni qualvolta riterrà che uno dei contendenti non è in grado di continuare

il combattimento, l’arbitro fermerà l’incontro, invierà l’avversario

in un angolo neutro, procederà immediatamente al conteggio.

L’arbitro ha l’obbligo di contare sino a otto secondi. Nel frattempo

l’atleta contato gli indicherà di voler continuare sollevando le braccia.

È facoltà dell’arbitro arrestare uno dei contendenti se questi, a

suo giudizio, non è in grado di continuare a combattere;

39.8Quando uno dei due combattenti sanguina troppo o ha delle ferite

l’arbitro centrale deve fermare l’incontro e chiedere l’intervento

del medico. Solo al medico spetta il diritto di stabilire se un atleta

è in grado o meno di continuare l’incontro;

39.9Quando un combattente è ferito, l’arbitro ferma l’incontro e gli

concede 1 minuto di tempo (in modo che il medico e i secondi

possono intervenire) per tornare al combattimento. Se il sangue

di uno dei due non si può arrestare nel tempo concesso, l’arbitro

fermerà definitivamente l’incontro e darà la vittoria all’avversario,

che sarà dichiarato vincente “per intervento medico”.

POTERI DELL’ARBITRO E DIREZIONE DELL’INCONTRO

Art. 40La direzione dell’incontro spetta esclusivamente all’arbitro che in ogni momento

deve vigilare affinché siano rispettate le regole dello sport del K 1.

Non può tollerare alcuna infrazione al regolamento. Durante lo svolgimento

dell’incontro, farà uso degli ordini, break, contact o fight e stop:

Breakper far sì che i contendenti si separino;

Fightper far riprendere o cominciare il combattimento;

Stopperchè interrompano, in qualunque momento, la loro azione.

Art. 41L’arbitro ha facoltà di richiamare o squalificare i contendenti, richiamare

o allontanare i secondi dei combattenti. Ha facoltà di sospendere l’incontro

quando la condotta del pubblico pregiudichi il regolare svolgimento

della gara. Può arrestare il combattimento qualora una benda o una protezione

risulti fuori posto.

Art. 42L’arbitro a ogni infrazione di uno o entrambi gli atleti, può avvertirli verbalmente,

ammonirli ufficialmente, penalizzarli di 1 punto o squalificarli, sulla

base dell’entità del fallo.

I richiami ufficiali sono al massimo 3. Quando l’arbitro deve fare un

richiamo ufficiale ferma l’incontro con la parola stop manda all’angolo

neutro l’atleta corretto, richiama l’attenzione dei giudici comunicando

con i segnali e verbalmente le parole “richiamo ufficiale” e segnalando

l’atleta che ha commesso il fallo. L’intervento dell’arbitro dovrà essere

tempestivo.

Art. 43L’arbitro potrà adottare uno dei sopraddetti provvedimenti a seconda della

gravità del fallo.

Art. 44Quando i due contendenti sono in fase di clinch passivo, l’arbitro dovrà

portarsi nelle loro vicinanze e dare l’ordine di break battendo nel contempo

leggermente una mano sulla spalla di uno dei due o entrambi. Gli atleti dovranno

indietreggiare di un passo a questo ordine. L’arbitro non deve mai

passare tra i contendenti.

Art. 45Appena uno dei contendenti è atterrato per un colpo dell’avversario, l’arbitro,

fatto andare in un angolo neutro l’atleta in piedi, dovrà dare inizio al

conteggio che comunque dovrà essere cadenzato a intervalli di 1 secondo,

sino al conto di 8. Nel caso in cui l’atleta rialzandosi non alzi le braccia,

in segno di voler riprendere il combattimento, l’arbitro dovrà interrompere

l’incontro e decreterà il fuori combattimento ( K.O.T.).

Art. 46Se suona il gong (per fine ripresa) durante il conteggio, l’arbitro dovrà

continuarlo e non permettere ai secondi del combattente in difficoltà di

intervenire.

Art. 47Un arbitro può decretare il K.O. anche prima del conteggio definitivo se

percepisce che l’atleta ha bisogno di pronte cure.

Art. 48Se uno dei due combattenti subisce 3 conteggi nello stesso round viene

decretato il K.O.T. Se uno dei due combattenti subisce 4 conteggi nell intero

match viene decretato il K.O.T.

Art. 49Se entrambi gli atleti dovessero cadere contemporaneamente al tappeto

ed entrambi rimangono al tappeto fino al 10 secondo di conteggio, la

vittoria sarà data sulla somma delle precedenti riprese, chi ha realizzato il

punteggio superiore sarà il vincitore.

Art. 50Terminato l’incontro, l’arbitro invierà i contendenti ai rispettivi angoli, attenderà

che i giudici abbiano compilato i loro giudizi sugli appositi cartellini, li

raccoglierà da ciascun giudice e, dopo aver controllato che siano debitamente

firmati, li consegnerà al tavolo della giuria. Spetterà al Commissario

di Riunione controllare che i conteggi siano corretti e decretare la vittoria

finale che sarà letta dallo speaker.

Art. 51Prima della lettura del verdetto, l’arbitro dovrà portarsi al centro del quadrato

rivolto verso il tavolo del Commissario di Riunione tenendo i due

contendenti di fianco a se per gli avambracci. Alla lettura del verdetto dovrà

alzare il braccio del vincitore e pronunciare la parola vince. quindi far

stringere la mano ai due atleti. L’arbitro di K 1 non interviene nell assegnazione

della vittoria a meno che non si realizzi una necessità tecnico - organizzativa che richiede anche il suo intervento decisionale (Es. penuria di

giudici) in tal caso viene sempre autorizzato dal Commissario di Riunione.

GIUDIZIO DEL COMBATTIMENTO

Art. 52La vittoria è decretata al termine di ogni incontro da 3 giudici che siederanno

ognuno al centro del lato del ring. Al termine di ogni ripresa ogni giudice

dovrà decretare la vittoria (di quel round) assegnando 10 punti al miglior

atleta e 9 o 8 punti all’avversario (a seconda del divario riscontrato in quel

round). Se non è stata riscontrata una netta superiorità da parte di uno dei

combattenti la ripresa viene considerata pari ed entrambi totalizzeranno

10 punti ciascuno. I giudici dovranno giudicare ogni ripresa sulla base della

validità delle tecniche che devono essere centrate a bersaglio, corrette,

dinamiche, veloci e precise. Inoltre il giudice deve tenere conto della difesa

se attiva o passiva, delle parate, delle schivate e dell’attacco (se composto

o scomposto) individuando i casi di superiorità di uno o dell’altro atleta.

REGOLAMENTO THAI BOXE E MUAY THAI

La differenza tra le regole della Thai Boxe e della Muay Thai è l’uso dei gomiti che nella

Thai Boxe è vietato. Inoltre nella Thai Boxe non è valido il pugno girato.

Nella Muay Thai ai fini del punteggio ci sono due scuole: quella di Lumpini dove i pugni fanno

punteggio e il resto dove i pugni non fanno punteggio, ma sono validi ai fini del K.O.

DOVE SI COMBATTE

Tutti i combattimenti di Muay Thai si svolgono su un ring regolamentare e omologato che

corrisponde per dimensioni a quello in uso nel pugilato.

CLASSI DI COMBATTIMENTO

I combattenti di Thai Boxe e Muay Thai vengono suddivisi in 4 diverse classi di appartenenza

a seconda del loro livello tecnico e della loro esperienza sul ring.

•Classe A (combattenti che combattono senza protezioni)

•Classe B (combattenti che combattono con protezioni limitate con oltre 15

incontri)

•Classe C (tutti i combattenti con che hanno dai 3 ai 15 incontri)

•Classe D (tutti i combattenti con meno di 3 incontri)

DURATA DEL COMBATTIMENTO

NeiTorneidi Classe A e Classe B sono sulla distanza di 3 riprese da 2 minuti ciascuna,

con intervallo di 1 minuto tra un round e l’altro, in caso di parità si svolgerà 1 extraround

da 2 minuti.

Per leFinali3 riprese da 2 min. e in caso di parità si svolgerà 1 o 2 extraround da 2 min.

NeiGalài round possono svolgersi sulla distanza di:

•Classe A: 5 rounds da 3 minuti,

3 rounds da 3 minuti con 3 minuti di extraround ;

•Classe B: 3 rounds da 3 minuti con 3 minuti di extraround;

•Classe C: 3 rounds da 2 minuti;

•Classe D: 3 rounds da 1:30 minuti.

 

ATTIVITÀ AGONISTICA - NORME

Art. 1Pesi Vedi tabella dedicata.

Art. 2 Protezioni

2.1Classe A e Classe B:

•bendaggi e cavigliere elastiche;

•guantoni 10 oz;

•paradenti;

•conchiglia.

2.2Classe C e Classe D:

•bendaggi e cavigliere elastiche;

•caschetto protettivo senza parazigomi;

•guantoni 10 oz;

•paradenti;

•conchiglia;

•paratibie con piede.

Art. 3 Tecniche di pugno

•Diretto;

•Gancio;

•Montante;

•Back fist e Spinning back Fist (solo per la Muay Thai).

Art. 4 Tecniche di calcio

•Calcio frontale (front kick)calcio laterale (side kick);

•Calcio circolare (a tutti i livelli di altezza);

•Basso (low kick), sia interno che esterno;

Medio (middle kick);

Alto (high kick);

•Calcio girato (spinning kick) circolare o diretto;

•Calcio ad ascia (axe kick);

•Calcio a uncino (Hook kick);

•È ammesso spazzare la gamba dell’avversario.

 

Art. 5 Tecniche di ginocchio

Sono valide le ginocchiate frontali, oblique, circolari e saltate sia al corpo

che al viso (nelle Classi D e c solo al corpo).

Art. 6 Tecniche di gomito

Sono valide le gomitate frontali, oblique, circolari e saltate.

Art. 7 Clinch

Il clinch non ha una durata purché attivo. Durante il clinch le ginocchiate devono

essere portate con determinazione con la parte frontale. Le ginocchiate

appoggiate con la parte interna non saranno considerate ai fini del punteggio.

Sono valide le proiezioni purché non di anca. Non sono ammesse

tecniche di lotta tipo judo. Non è valida la presa lombare (presa dell’orso).

Art. 5 Punteggio

5.1Colpi validi:

In ogni round i giudici devono assegnare punti ai pugili per ogni

colpo consentito dalla Thai Boxe e Muay Thai. L’atleta può colpire

tutti i bersagli validi sul corpo dell’avversario con ogni tipo di tecnica

della Thai Boxe e Muay Thai, se non sono parati e colpiscono

l’avversario con forza e determinazione sono validi.

5.2Colpi che non danno punto:

•i colpi che violano una delle regole.

•i colpi che colpiscono le braccia o le gambe dell’avversario in

parata.

•i colpi che non abbiano potenza o efficacia

5.3Ogni round ha un valore di 10 punti, ma non in frazioni.

5.4Quando un round termina l’atleta con più colpi a segno, prenderà

10 punti e il suo avversario meno punti in proporzione. (es 10:9). Se

i pugili si equivalgono prenderanno entrambi 10 punti (es 10:10).

5.5Si attribuisce un punto per ogni tecnica correttamente eseguita

che colpisca il bersaglio in accordo con i criteri esposti prima.

 

Art. 6 Giudizio Dell’incontro

Quando l’incontro termina in parità la preferenza nel verdetto deve essere

data all’atleta che possiede i seguenti requisiti:

•è più aggressivo o, se sono uguali in questo parametro, l’atleta che ha

un migliore stile;

•ha una difesa migliore per evitare gli attacchi dell’avversario (parate,

schivate,passi laterali ecc…);

•ci dev’essere un vincitore per ogni incontro, tuttavia negli incontri non a

torneo ci può essere il pari.

Art. 7. Falli

7.1Se un atleta non segue gli ordini dell’arbitro, viola il regolamento con

comportamenti antisportivi o commette fallo, l’arbitro ha il potere/dovere

di ammonirlo, di ordinare una deduzione di punteggio (richiamo

ufficiale) o di squalificarlo a seconda della gravità dell’azione.

7.2In un incontro si possono dedurre punti solo due volte.

7.3Il terzo ordine causa l’immediata squalifica dell’atleta. L’atleta è

inoltre responsabile delle violazioni dei suoi secondi.

Art. 8 Tipologia Dei Falli

Le seguenti azioni sono considerate fallo:

8.1mordere, premere o colpire gli occhi;

8.2sputare all’avversario:

8.3colpire di testa l’avversario;

8.4gettare l’avversario;

8.5cadere intenzionalmente sull’avversario, premere con gomiti o ginocchia

sull’avversario caduto;

8.6usare tecniche di judo o wrestling per far cadere l’avversario

8.7bloccare il collo o il braccio dell’avversario;

8.8aggrapparsi alle corde per colpire;

8.9colpire l’avversario a terra;

8.10simulare di gettarlo a terra o cadere;

8.11parlare durante l’incontro;

8.12trattenere, sgambettare o proiettare l’avversario con tecniche non

consentite;

8.13colpire volontariamente la conchiglia protettiva;

8.14colpire l’avversario dopo il commando “Yak” (Break) senza aver

fatto un passo indietro;

8.15colpire l’arbitro o tenere un atteggiamento aggressivo nei suoi

confronti;

8.16sputare il paradenti intenzionalmente;

8.17i secondi intenzionalmente inducono, supportano o guidano il loro

atleta o non stanno seduti ai loro posti;

8.18è proibito bloccare la gamba dell’avversario e spingerlo per più di

due passi.

Art. 9 Conteggio

9.1Nel caso in cui un atleta sia attaccato e messo in K. D., l’arbitro

deve ordinare all’altro atleta di recarsi al più vicino angolo neutro,

il più velocemente possibile. Contemporaneamente deve iniziare

il conteggio. Quando l’atleta caduto si rialza e l’arbitro ordina il

“Chok” (fight), l’incontro può riprendere.

9.2Se l’atleta non si reca all’angolo neutro l’arbitro interrompe il conteggio

fino a che non viene eseguito il suo ordine. Quindi riprende

il conteggio dall’ultimo numero pronunciato.

9.3L’arbitro deve scandire, anche manualmente, il conteggio per far

comprendere all’atleta che è sottoposto conteggio. Ogni conteggio

detrae un punto all’atleta che lo ha subito.

Art. 10 Interpretazioni e disposizioni supplementari

10.1Prima di entrare nel ring l’atleta deve ringraziare pregando il maestro,

il coach o coloro che lo hanno istruito nell’arte della Thai

Boxe e Muay Thai Muay.

10.2Dopo essere entrato nel ring l’atleta deve posizionarsi al centro,

davanti al presidente di giuria, e salutarlo con rispetto,

“Wai”(posizionare i palmi delle mani al petto), posizione che deve

ripetere in tutte le direzioni per dimostrare il proprio rispetto agli

spettatori in accordo con le regole.

10.3Tutti gli atleti devono rendere omaggio prima di iniziare la gara,

per richiamare alla memoria il maestro.

10.4Quando l’arbitro proclama il vincitore, alzandogli la mano, deve

ripetere il gesto in tutte e quattro le direzioni.

10.5Dopo che l’arbitro ha finito la proclamazione gli atleti devono recarsi

all’angolo opposto e salutare con rispetto i secondi e il maestro

avversario.

10.6I secondi di un atleta devono stare sul ring fino a che l’avversario

non è venuto a porgere loro il saluto.

Art. 11 Regole aggiuntive per arbitri

11.1Entrare nel ring prima degli atleti e posizionarsi all’angolo neutro

opposto al tavolo del Commissario di Riunione

11.2Controllare:

•guanti,

•conchiglia,

•gomitiere,

•cavigliere,

•paratibia,

•ornamenti Sacri.

 

REGOLAMENTO MMA

Norme generali

Art. 1 Protezioni

Nelle competizioni classi D e C sono obbligatori:

•paradenti,

•guantini,

•caschetto,

•paratibie

•conchiglia.

Nelle classi B e A le protezioni obbligatorie sono:

•guantini,

•paradenti

•conchiglia.

Art. 2 Durata degli incontri

Classe D: 1 round x 4 minuti o 2 rounds x 2 minuti ( esodienti fino a 2 match )

Classe C: 1 round x 4 minuti o 2 rounds x 3 minuti ( atleti dai 2 ai 5 match disputati)

Classe B: 2 rounds x 5 minuti ( dai 5 ai 10 match disputati)

Classe A: 2 rounds x 5 minuti ( titolo 3 rounds x 5 minuti ; atleti con piu' di 10 match disputati )

Art. 3 Categorie di peso

Vedi tabella categorie di peso generali.

Art. 4 Regole

Nella MMA è consentito colpire con pugni, calci, ginocchiate, fare proiezioni,

lottare a terra, fare sottomissioni tramite leve, chiavi articolari e strangolamenti.

Il conteggio da parte di un’atleta è consentito solo in piedi.

A terra è consentita la sottomissione per resa dell’avversario.

È vietato colpire con gomiti e avambracci.

A terra è vietato colpire un’avversario a terra con calci e ginocchiate alla

testa.

 

È inoltre vietato:

colpire i genitali, la gola o la colonna vertebrale;

tirare i capelli;

mordere o graffiare;

afferrare o portare in leva le dita di mani e piedi.

Art. 5 Verdetti

K.O. vittoria prima del limite (in piedi)

K.O.T. ko tecnico in caso l’arbitro ritenga un atleta non in grado di

continuare l’incontro a seguito di colpi subiti

SUB. sottomissione

SQ. squalifica, a seguito di scorrettezze effettuate da un atleta

DRAW pareggio

N.C. no contest

POINT punti

Art. 6 Arbitraggio

Il team arbitrale sarà composto da un arbitro (senza diritto di voto) e da tre

giudici .

Il team arbitrale sarà affiancato da un cronometrista che terrà il conteggio

del tempo effettivo di gara.

Il combattimento potrà finire per KO, KOT, sottomissione, intervento medico;

getto della spugna e ai punti. Non è previsto il conteggio a terra.

Le competizioni si disputeranno su un ring regolamentare, nella gabbia o

sul tatami.

 

REGOLAMENTO MMA Classe D

Art. 6 Tempo di competizione

Le gare si disputeranno sui due round da due minuti o un round da quattro ( solo nei tornei il round da 4 )

minuti. con un minuto di pausa, più un eventuale extra round di due minuti

in caso di pareggio.

Art. 7 Protezioni obbligatorie e abbigliamento

Calzoncini da lotta,

conchiglia,

paradenti,

paratibie tipo calza con parapiede integrato.

È vietato cospargere il corpo con olio

Art. 8 Tecniche e bersagli consentiti

Il bersaglio valido è tutto il corpo con l’esclusione della nuca, della colonna

vertebrale e del triangolo genitale.

Le percussioni valide sono pugni, calci e ginocchiate.

Sono permessi calci di qualsiasi tipo, tranne quelli diretti all’articolazione

del ginocchio.

I colpi di ginocchio sono possibili solo al corpo ed alle gambe, con o senza

trazione del capo.

Sono consentiti tutti i tipi di proiezione, tranne proiettare volontariamente

l’avversario sul capo o sul collo o fuori dal ring o tatami.

nell fase al suolo e' possibile colpire solo con i pugni al corpo

Art. 9 Tecniche vietate

È severamente vietato:

colpire gli occhi, la gola e le parti molli del viso con la punta delle dita;

colpire al di fuori dei bersagli consentiti;

colpire con le ginocchiate al viso, colpire con i gomiti o con la testa;

artigliare o stringere con le dita la trachea, il naso, le orecchie, i capelli, i

pantaloncini e le parti molli del viso;

Sono vietate le leve di tallone.

Sono vietate le leve al polso o di bicipide

Le microleve (leve sulle dita).

Le leve, compressioni o torsioni cervicali.

Il Back Fist

Il Front o il Side Kick sul ginocchio.

Colpire l’avversario a terra (l’avversario si considera atterrato quando si

poggia al suolo con un qualsiasi altro punto oltre ai piedi) o da terra.

Se un combattente è al suolo e l’altro in piedi quest’ultimo deciderà se

continuare il combattimento in piedi (invitando l’avversario a rialzarsi) oppure

a terra.

È vietato agganciarsi alle corde per evitare una proiezione, oppure avvantaggiarsi

delle corde per una proiezione o finalizzazione.

Fuggire o evitare l’incontro. L’arbitro sanzionerà le ripetute uscite dal tatami

con richiami verbali, ammonizioni, sottrazioni di punti ed eventuale

squalifica.

E' vietato nella lotta al suolo colpire il viso con i pugni e tutto il corpo con ginocchiate e gomitate

Art. 10 Regole speciali

Il combattimento a terra è senza limiti di tempo, solo in caso di inattività di

entrambi i combattenti al suolo, l’arbitro, dopo averli richiamati all’azione,

può far ripartire ilcombattimento da in piedi.

Se un combattente è a terra e l’avversario è in piedi, quest’ultimo potrà

chiedere all’arbitro di far rialzare l’altro atleta per poter riprendere l’incontro

in piedi

In caso di uscita di entrambi gli avversari in fase di lotta, l’arbitro li farà

riprendere dal centro nella medesima posizione.

 

REGOLAMENTO MMA CLASSE C

Art. 11 Tempo e area di competizione

Le gare si disputeranno sui due round da tre minuti con un minuto di pausa, o unico round da 5 ( solo nei tornei)

più un eventuale extra round di due minuti in caso di pareggio

Art. 12 Protezioni obbligatorie e abbigliamento

Calzoncini da lotta,

conchiglia,

paradenti,

guantini omologati,

paratibie tipo calza con parapiede integrato.

È vietato cospargere il corpo con olio (consentito solo sulle sopracciglia).

Art. 13 Tecniche e bersagli consentiti

Il bersaglio valido è tutto il corpo con l’esclusione della nuca, della colonna

vertebrale e del triangolo genitale.

Le percussioni valide sono pugni, calci e ginocchiate.

Sono permessi calci di qualsiasi tipo, tranne quelli diretti all’articolazione

del ginocchio.

I colpi di ginocchio sono possibili solo al corpo ed alle gambe, con o senza

trazione del capo.

Sono consentiti tutti i tipi di proiezione, tranne proiettare volontariamente

l’avversario sul capo o sul collo o fuori dal ring o tatami.

Colpire l’avversario a terra (l’avversario si considera atterrato quando si

poggia al suolo con un qualsiasi altro punto oltre ai piedi) o da terra.

Sono valide le leve di tallone.

Sono valide le leve al polso o di bicipide.

Sono valide le leve cervicali.

Nella lotta al suolo e' possibile colpire con pugni e ginocchiate solamente al corpo

Art. 14 Tecniche vietate

È severamente vietato:

colpire gli occhi, la gola e le parti molli del viso con la punta delle dita;

colpire al di fuori dei bersagli consentiti;

colpire con i gomiti o con la testa;

artigliare o stringere con le dita la trachea, il naso, le orecchie, i capelli, i

pantaloncini e le parti molli del viso;

le microleve (leve sulle dita);

il front o il side kick sul ginocchio.

È vietato agganciarsi alle corde per evitare un proiezione, oppure avvantaggiarsi

delle corde per una proiezione o finalizzazione.

Fuggire o evitare l’incontro.

Nella lotta al suolo e' severamente vietato colpire il viso con tecniche di pugno, ginocchio , calcio e gomito.

Art. 15 Regole speciali

Il combattimento a terra è senza limiti di tempo, solo in caso di inattività di

entrambi i combattenti al suolo, l’arbitro, dopo averli richiamati all’azione,

può far ripartire il combattimento da in piedi.

Se un combattente è a terra e l’avversario è in piedi, quest’ultimo potrà

chiedere all’arbitro di far rialzare l’altro atleta per poter riprendere l’incontro

in piedi

In caso di uscita di entrambi gli avversari in fase di lotta, l’arbitro li farà

riprendere dal centro nella medesima posizione.

 

REGOLAMENTO MMA CLASSE B

Art. 16 Tempo e area di competizione

Le gare si disputeranno sui due round da cinque minuti con un minuto e

mezzo di pausa, più un eventuale extra round da tre minuti

Art. 17 Protezioni obbligatorie e abbigliamento

Calzoncini da lotta,

conchiglia,

paradenti,

guantini omologati.

Qualsiasi altra protezione o abbigliamento (magliette, scarpe o caschetti da

lotta, fasciature ecc.) dovrà essere preventivamente approvato dalla giuria.

È vietato cospargere il corpo con olio .

Art. 18 Tecniche e bersagli consentiti

Il bersaglio valido è tutto il corpo con l’esclusione della nuca, della colonna

vertebrale e del triangolo genitale.

Le percussioni valide sono pugni, calci e ginocchiate.

Sono permessi calci di qualsiasi tipo, tranne quelli diretti all’articolazione

del ginocchio.

I colpi di ginocchio sono possibili al corpo ed alle gambe anche con trazione

del capo, al viso senza trazione del capo .

Sono consentiti tutti i tipi di proiezione, tranne proiettare volontariamente

l’avversario sul capo o sul collo o fuori dal ring o tatami.

È valido colpire l’avversario  nella fase al suolo con pugni al viso e corpo e  con gomitate solo al corpo

da terra e' possibile colpire con calci verso l'avversario in piedi verso i bersagli consentiti ( gambe , tronco , testa.)

da in piedi e' possibile colpire l'avversario con pugni  sui bersagli consentiti ( tronco  e viso) e con i calci e' possibile solamente colpire le gambe dell'avversario

Sono valide le leve di tallone.

Sono valide le leve al polso o di bicipide.

Sono valide le leve cervicali.

È valido il Back Fist

Art. 19 Tecniche vietate

È severamente vietato:

colpire gli occhi, la gola e le parti molli del viso con la punta delle dita;

colpire al di fuori dei bersagli consentiti;

colpire  con la testa e  con gomitate

vietate le gomitate orizzontali sia in piedi che al suolo ( ore 12)

artigliare o stringere con le dita la trachea, il naso, le orecchie, i capelli, i pantaloncini e le parti molli del viso;

le microleve (leve sulle dita);

il front o il side kick sul ginocchio.

È vietato agganciarsi alle corde per evitare un proiezione, oppure avvantaggiarsi

delle corde per una proiezione o finalizzazione.

Fuggire o evitare l’incontro.

Art. 20 Regole speciali

Il combattimento a terra è senza limiti di tempo, solo in caso di inattività di

entrambi i combattenti al suolo, l’arbitro, dopo averli richiamati all’azione,

può far ripartire il combattimento da in piedi.

In caso di uscita di entrambi gli avversari in fase di lotta, l’arbitro li farà

riprendere dal centro nella medesima posizione.

 

REGOLAMENTO MMA CLASSE A

Art. 21 Tempo e area di competizione

Le gare si disputeranno nella classe A sui due round da cinque minuti con

un minuto e mezzo di pausa, più un eventuale extra round da tre minuti. ( 3 rounds da 5 minuti nella disputa dei titoli)

Art. 22 Protezioni obbligatorie e abbigliamento

Calzoncini da lotta,

conchiglia,

paradenti,

guantini omologati.

Qualsiasi altra protezione o abbigliamento (magliette, scarpe o caschetti

da lotta, fasciature ecc.) dovrà essere preventivamente approvato dalla

giuria.

È vietato cospargere il corpo con olio

Art. 23 Tecniche e bersagli consentiti

Il bersaglio valido è tutto il corpo con l’esclusione della nuca, della colonna

vertebrale e del triangolo genitale.

Le percussioni valide sono pugni, calci , ginocchiate e gomitate .

Sono permessi calci di qualsiasi tipo, anche calci per linea diretta verso le gambe

I colpi di ginocchio sono possibili al corpo ed alle gambe ed al viso anche

con trazione del capo.

Sono consentiti tutti i tipi di proiezione, tranne proiettare volontariamente

l’avversario fuori dal ring.

È valido colpire l’avversario a terra o da terra con pugni , gomitate, sia viso che corpo

sui bersagli validi.

Nella classe A quando un combattente è in piedi, e l’avversario è a terra,

è vietato colpire con calci al viso (Soccer Kick, Stomp Kick) quando la

guardia è superata, cioè quando le gambe dell’avversario a terra non siano

in linea con quello in piedi. Tutte le altre tecniche di percussione sono

valide.

Sono valide le leve di tallone.

Sono valide le leve al polso o di bicipide.

Sono valide le leve cervicali.

È valido il Back Fist

Art. 24 Tecniche vietate

È severamente vietato:

colpire gli occhi, la gola e le parti molli del viso con la punta delle dita;

colpire al di fuori dei bersagli consentiti;

colpire con i con la testa;

colpire con gomitate orizzontali sia in piedi che a terra ( ore 12)

artigliare o stringere con le dita la trachea, il naso, le orecchie, i capelli, i pantaloncini e le parti molli del viso;

le microleve (leve sulle dita).

È vietato agganciarsi alle corde per evitare una proiezione, oppure avvantaggiarsi

delle corde per una proiezione o finalizzazione.

Fuggire o evitare l’incontro.

Art. 25 Regole speciali

Il combattimento a terra è senza limiti di tempo.

In caso di uscita di entrambi gli avversari in fase di lotta, l’arbitro li farà

riprendere dal centro nella medesima posizione.

 

regolamento SUBMISSION GRAPPLING

Norme generali

Art. 1Il combattimento avviene tra due atleti in base alle categorie d’appartenenza

stabilite su regolamento in limiti di peso.

Art. 2Sistema a Torneo, ogni atleta che vince un match accede al match successivo.

Art. 3L’area di combattimento sarà minimo 5 x 5 e max 8 x 8 metri, su tatami,

ring o gabbia.

Art. 4Se gli atleti escono dall’area di gara l’arbitro li farà ripartire dal centro dell’area

di combattimento nella medesima posizione in cui si trovavano fuori

dal tatami. Se gli atleti erano in piedi ricominceranno dal centro uno di

fronte all’altro in piedi.

La gara è un momento di confronto tecnico agonistico intenso ma pur

sempre un momento in cui sportività e lealtà sono fondamentali quindi si

ricorda che:

Art. 5L’atleta partecipante è il protagonista dell’evento e quindi è il primo soggetto

a dover mantenere un atteggiamento serio, marziale e dignitoso.

Art. 6Tutte le tecniche devono essere controllate, sottomettere l’avversario non

significa agire con estrema ed ingiustificata violenza. Tutti i comportamenti

anti sportivi e violenti saranno puniti.

Art. 7Il giudizio degli arbitri è insindacabile, si invitano quindi tutti gli atleti e i

tecnici a non eccedere in proteste o comportamenti anti sportivi.

 

ATTIVITÀ AGONISTICA - NORME

Art. 8 Protezioni obbligatorie

•conchiglia

•paradenti

Art. 9 Protezioni facoltative

•ginocchiere

•gomitiere

•paraorecchie

•paragomito o paraginocchio imbottiti e senza parti metalliche o rigide

•scarpette da lotta.

Art. 10 Abbigliamento

•divisa federale

•keikogi o dogi.

•pantaloncini elastici

•divisa da thai boxe.

•All’atleta è permesso l’uso di grasso e/o olio di vasellina

moderatamente per ungere il viso. Il corpo dell’atleta può essere unto

con oli riscaldanti ecc. ma all’inizio del match deve essere ripulito.

L’uso di qualsiasi tipo di olio o crema irritante non è consentito per

ungere il collo, le spalle e le protezioni.

Art. 11 Tecniche ammesse

•Strangolamenti (tranne la presa alla trachea con la mano);

•qualsiasi leva alle braccia o chiave articolare a spalla, gomito o polso;

•qualsiasi leva in asse o chiave NON in torsione a caviglia, piede,

ginocchio;

•qualsiasi leva o chiave alle gambe.

Art. 12 Tecniche vietate

•Portare colpi di qualsiasi genere;

•infilare le dita negli occhi o nella bocca dell’avversario;

•tirare o afferrare i capelli o le orecchie dell’avversario;

•mordere, graffiare o pizzicare l’avversario;

•applicare prese o leve alle dita di piedi o mani;

•colpire o premere l’area dei genitali;

•agire con mano, ginocchio o gomito sul viso (triangolo occhi, naso,

bocca);

•usare sostanze scivolose e oleose sul corpo o sugli indumenti;

•applicare chiavi o leve al collo o alla cervicale (es. full nelson o crucifix

lock);

•spingere intenzionalmente l’avversario fuori dal tatami;

•proiettare intenzionalmente l’avversario sulla testa o sul collo;

•proiettare l’avversario afferrando solo la testa o agendo sulla cervicale;

•afferrare intenzionalmente l’abbigliamento dell’avversario per controllarlo;

•leva al tallone in torsione interna ed esterna (heel hook);

•è vietato sbattere l’avversario a terra sulla schiena con violenza (ad

es da posizione di guardia rialzandosi in piedi per liberarsi o per

difendersi da una sottomissione);

•applicare leve in torsione al collo o alla cervicale;

•chiave articolare in torsione piede, caviglia, ginocchio;

•proiettare l’avversario al suolo afferrando solo la testa o agendo sulla

cervicale;

Art. 13 Esiti di un incontro

13.1Vittoria ai punti: in caso di nessuna finalizzazione allo scadere del tempo

di procederà ad un extra round di due minuti in cui il primo atleta a

conseguire una tecnica che assegna punti sarà decretato vincitore.

13.2Vittoria per getto della spugna

13.3Vittoria per fuori combattimento (Sottomissione): sottomissione e

resa dell’avversario (battendo sul tatami con braccio, gamba, o

manifestando verbalmente la resa).

13.4Vittoria per superiorità sull’avversario

13.5Vittoria per capacità di rimanere sempre in piedi (senza toccare il

tappeto con ginocchio)

13.6Vittoria per ferita o intervento medico: nel caso di ferita: si sospende

il match e si provvede alla cura del ferito e all’eventuale

pulizia del tatami. Il match dovrà riprendere entro 5 minuti pena

la sconfitta per ferita o, se si ritiene che la ferita sia stata causata

intenzionalmente, la squalifica dell’avversario.

13.7Vittoria per abbandono

13.8Vittoria per squalifica dell’avversario, dopo che abbia infranto per

due volte le regole.

13.9Vittoria per 3 schienate

13.10Vittoria per blocco delle spalle dell’avversario a terra per un periodo

di 3 secondi x 3 volte

13.11Vittoria per proiezione dell’avversario senza andare a terra (2 volte)

13.12Pareggio

13.13No decision

Art. 14 Classi

•Juniores – Seniores – Femminile

Principianti – Intermedi – Esperti

•Juniores – Seniores – Maschile

Principianti – Intermedi – Esperti

14.1L’atleta Principiante può combattere con un altro principiante o

con un Intermedio

l’atleta Intermedio può combattere con un altro Intermedio o con

un Esperto

Attenzione:l’atleta Principiante può combattere con un atleta

Esperto solo previo accordo tra le parti.

Art. 15 Criterio di punteggio

15.13 punti

•per proiezione dell’avversario senza andare a terra;

•posizione di monta superiore (Mount position);

•posizione di monta su schiena con uncini (Back mount);

•proiezione con atterraggio in posizione dominante (monta,

100 kg, backmount); le posizioni dominanti dovranno essere

contate 3 secondi prima di essere assegnate altrimenti verrà

contata solo la proiezione (2 punti);

•per blocco delle spalle dell’avversario a terra per un · periodo

di 3 secondi

•posizione di monta su schiena back mount

•passaggio della posizione passing the guard

15.22 punti

•spazzata o ribaltamento sweep/reversal;

•posizione di ginocchio sullo stomaco (knee on stomach);

•cross side / 100 kg;

•takedown (proiezione) termina senza posizione dominante e

in guardia o mezza guardia dell’avversario;

•difesa da sottomissione;

•tecnica;

Ogni posizione deve essere consolidata per almeno tre secondi

per ottenere i punti (conteggio a vista effettuato dall’arbitro).

15.31 punto

•per difesa e ostruzione

•per proiezione andando a terra con l’avversario

•controllo

Art. 16 Penalità

16.1Si sottrae 1 punto

•se si rifiuta la lotta in piedi o a terra, arretrando o rimanendo

passivi

•se si blocca l’avversario in una posizione senza cercare un attacco,

o finalizzazione, o raggiungimento di una posizione dominante,

per pura perdita di tempo.

16.2Se l’atleta o il suo allenatore offendono l’arbitro, l’avversario o l’allenatore

avversario sono soggetti entrambi a immediata squalifica.

Art. 17 Arbitraggio

1 arbitro è posto all’interno dell’area di combattimento. È possibile l’aggiunta

di ulteriori 1 o 2 arbitri.

Art. 18 Durata degli incontri

18.1Le gare singole hanno la durata di 1 o 2 rounds di 5 minuti

18.2I tornei hanno durata di 1 solo round di 4 o 5 minuti, eventuale

extraround di altri 2 minuti in caso di parità.

18.3I titoli hanno durata di 2 rounds da 4 minuti ( classi C e B)

piu' EXTRAROUND di altri 2 minuti in caso di parità.

Classe A , i titoli si disputeranno sulla distanza di 3 round da 5 minuti

18.4La pausa fra due gare è di almeno 15 min.

Art. 19 Categorie di peso

Vedi RANKING IKTA ITALIA.


Regolamento SANDA



Il Presidente della IKTA Italia

Massimo Brizi

 

Il Respensabile Nazionale

Settore Arbitri e Giudici della IKTA Italia

Ascensi Ivan